DA "L'ECO DI BERGAMO"

Il grazie di Terno ai suoi campioni

Alla festa dello sport le esibizioni di arti marziali, volley e basket

 Tra gli ospiti il campione olimpico Paolo Bianchessi

Il mondo sportivo di Terno si è ritrovato nei giorni scorsi al palasport, per una grande festa e per celebrare i risultati ottenuti nel 2008.

A organizzarla il presidente della Polisportiva comunale, Denis Bezinovic, in collaborazione con l’assessore allo Sport Giacomo Pedrini, per dare un tributo a sportivi e società di Terno e dell’Isola, che si sono particolarmente distinti nel 2008.

Tra gli ospiti d’onore il judoka Paolo Bianchessi, olimpico a Pechino 2008, e la squadra di basket della Scame Virtus Bergamo Terno, che ha partecipato al campionato nazionale di serie C. 

Un folto pubblico ha assistito alle esibizioni che gli atleti hanno proposto: di ginnastica artistica, coordinata dall’istruttrice Barbara Chmela con un saggio di destrezza per bambine dai 4 ai 10 anni, judo con il suo «miniesercito» di 40 atleti capitanati dal maestro Giorgio Gelpi, quindi la spettacolare performance del gruppo di Kung fu shaolin sotto la guida del giovanissimo maestro Alessandro Lendini. Infine giochi con la palla, dapprima il volley con le miniatlete guidate da Johnny Taramelli, della locale sezione pallavolo, e quindi il minibasket del coach Alessandro Carmenati con la pacifica invasione di 30 bambini. A scaldare l’atmosfera ci hanno pensato anche Paolo Bianchessi e la squadra di basket della Scame.

L’assessore Pedrini, quindi, ha consegnato una targa ricordo ai due ospiti d’onore. «Sono molto felice di questa folta partecipazione. – ha detto l’assessore – Da anni la collaborazione tra la Polisportiva e il mio assessorato ha prodotto importanti risultati in termini di incremento dei praticanti, soprattutto nella fascia d’età scolastica. Ho voluto fortemente questa festa per dare la possibilità agli sport minori di farsi conoscere. Frequento da anni la Polisportiva e so che cosa significa l’impegno di atleti che per tutto l’anno lavorano sodo e che hanno poche opportunità per esibirsi».

Angelo Monzani