11 Dic 2008 |
L’autodifesa ai vigili? Ci pensa l’insegnante di judo
Il corso Giorgio Gelpi, bergamasco, dal 2001 istruttore in tutta Italia con dimostrazioni teoriche e pratiche
Le fa eco Eugenia Bolis, agente di polizia locale a Bergamo: «La dimostrazione che abbiamo visto è stata utile, precisa, concisa, efficace. L’istruttore ha mostrato ciò che può accadere in ogni momento, e come difendersi».
Aggiunge Emiliano Paninforni, vigile a san Giovanni Bianco: «L’istruttore ha mostrato come reagire al teppista, all’ubriaco, all’aggressore occasionale un poco alterato e nervoso. Il dilettante lascia sempre qualche spiraglio di azione a propria difesa: si tratta di cogliere l’attimo».
Interviene Flavio Corrado, carabiniere a Bergamo: «L’istruttore ha mostrato come reagire ad attacchi con la cintura sfilata dai pantaloni riuscendo persino a rivolgere come un boomerang i suoi effetti sullo stesso aggressore. Ha mostrato la difesa da siringhe e bastoni. Secondo me nei programmi di formazione degli agenti deve entrare come materia fissa la difesa personale».
Bergamasco, insegnante di judo, Giorgio Gelpi dal 2001 si è dedicato quotidianamente alla difesa personale che adesso esporta un tutta Italia essendo stato in Abruzzo, in Toscana, in Veneto.
È lui l’istruttore osservato da un centinaio di vigili di tutta Italia in dimostrazioni pratiche eseguite con il suo team di cui è parte fondamentale Anna Rota, vigile a Bergamo. Con lei Gelpi ha mostrato la difesa da un attacco alle spalle con tampone imbevuto di etere. Si può cavarsela. Gelpi sa come fare.
Ultimo il commento lusinghiero del milanese Luigi Gambino organizzatore del Congresso nazionale: «Gelpi è uno dei punti inalienabili dei nostri congressi. Merita di essere docente nazionale dei corsi di autodifesa. È preparato e serio e io lo propongo a coloro che mi chiedono cosa fare come intermezzo di vari convegni di aggiornamento. In tutta Italia».